I virus A ed E sono responsabili di epatite acuta, caratterizzata da un breve periodo di incubazione, compreso tra 2 e 6 settimane e da una evoluzione di solito benigna con guarigione.

L’ epatite E è una malattia itterica acuta autolimitante, particolarmente diffusa in Asia e quasi assente in Europa. È caratterizzata da elevata frequenza di forme fulminanti (1-12%) con quadro clinico particolarmente grave nelle gravide, specialmente nel terzo trimestre di gravidanza, con mortalità fino al 40%. La malattia non cronicizza.

Trasmissione e prevenzione

Il virus A si trasmette per via oro-fecale, attraverso l’acqua o alimenti contaminati (ingerendo verdure non lavate, o crostacei crudi), con balneazione in acque contaminate (soprattutto in vicinanza di scarico di fogne; ciò in considerazione della particolare resistenza del virus epatitico A nelle acque) e, soprattutto, per contagio interumano diretto. L’epatite da virus A è una malattia benigna autolimitantesi, ma è possibile che, sia pure raramente, possa assumere un decorso molto grave che può risultare anche letale.

Il principale meccanismo di prevenzione delle forme virali a contagio orale (A ed E) risiede nel controllo igienico e nella vaccinazione specifica, auspicabile in occasione di viaggi in Paesi esotici nei soggetti privi d’immunizzazione spontanea.